Nel cuore pulsante del centro storico di Roma, a pochi passi dai monumenti che definiscono la storia, Zero Like, uno degli artisti contemporanei più acclamati del nostro tempo, si prepara a sconvolgere i tradizionali paradigmi natalizi con il suo nuovo evento: Santa Cash.
L’esposizione sarà aperta fino al 6 gennaio 2025 presso la galleria The Hole Contemporary Art e promette di essere molto più di una semplice mostra.
Zero Like, celebre per la sua capacità di unire ironia e critica sociale in un linguaggio visivo unico, trasforma la figura di Babbo Natale in una satira graffiante sul consumismo sfrenato e sull’ipocrisia che circonda le festività moderne. L’evento attirerà le personalità più influenti dell’arte, del cinema e della politica, in un contesto che promette di essere al contempo sofisticato e disturbante e, soprattutto, irriverente.
L’arte di Zero Like è un mirino sul mondo contemporaneo. Zero Like va oltre. Il suo lavoro è un riflettore puntato sulle contraddizioni della nostra epoca, un invito a guardare oltre la superficie. Con un approccio irriverente e anticonformista, riesce a creare opere che colpiscono lo spettatore con un’ironica potenza visiva, lasciando allo stesso tempo spazi per riflessioni profonde. Ogni opera presentata rappresenterà un “regalo” di consapevolezza, incartato nella brillante ironia che contraddistingue lo stile di Zero Like.
Santa Cash è molto più di una mostra: è un manifesto dirompente che parla al pubblico con schiettezza e intelligenza, una mostra destinata a lasciare il segno. È un’occasione per immergersi nel mondo visionario di Zero Like, dove ogni dettaglio è una provocazione e ogni provocazione un invito a pensare.
Breve Bio di Zero Like
Zero Like si staglia con autorità nel panorama dell’arte contemporanea, rappresentando una delle voci più potenti e distintive della sua generazione. La sua opera è un manifesto visivo e intellettuale che intreccia ironia tagliente, denuncia sociale e una straordinaria perizia tecnica.
Il suo percorso artistico prende avvio come restauratore di dipinti e mobili d’arte, una disciplina che gli ha permesso di affinare una conoscenza profonda dei materiali e delle tecniche classiche. Da queste radici, Zero Like ha tratto la capacità di cogliere l’essenza della materia, trasformandola in linguaggio espressivo.
La sua traiettoria professionale, tuttavia, ha subito una svolta radicale con il passaggio al mondo della geopolitica e dell’industria petrolifera. Collaborando con giganti come Saudi Aramco, Q8, Statoil, JP Morgan e Morgan Stanley, ha sviluppato una competenza unica nella chimica dei prodotti petroliferi e dei loro derivati. Questa esperienza ha segnato indelebilmente la sua visione creativa, confluendo in opere che esprimono con forza il legame tra le risorse naturali e il potere globale.
Figlio d’arte, erede di una tradizione familiare dedita alla conservazione del bello, Zero Like incarna la tensione tra passato e futuro, tra tradizione e rottura. La sua produzione artistica si alimenta di questa dicotomia, proponendo opere che sfidano la percezione convenzionale e costringono lo spettatore a confrontarsi con i lati oscuri del progresso.
Esposto in alcuni dei più prestigiosi contesti internazionali, come Art Basel di Miami Beach e L.A. Art Show di Los Angeles, Zero Like ha saputo conquistare un pubblico eterogeneo e influente, imponendosi come un interprete irrinunciabile delle complessità del nostro tempo. Le sue opere, che spaziano dall’installazione alla performance, non sono semplici creazioni visive ma potenti strumenti di riflessione e critica.
Zero Like rappresenta il volto implacabile della contemporaneità: un artista che smaschera con eleganza le contraddizioni del nostro mondo, brandendo la bellezza come arma e l’ironia come strumento di indagine. La sua arte non si limita a decorare lo spazio, ma lo invade, lo domina e lo trasforma, trascinando chi lo osserva in una narrazione mai neutrale, sempre incisiva, inevitabilmente memorabile.
Articolo a cura di Stefania Vaghi