Tra sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 torna l’ora legale che rappresenta a fronte di un piccolo sacrificio un regalo di luce nei mesi più belli dell’anno. Avremo infatti un’ora di luce in più ma al mattino farà giorno un pò più tardi e soprattutto la prima notte si dormirà un’ora in meno dovendo mandare avanti l’orologio.
Alle 2 della notte del sabato l’orologio andrà spostato alle 3, il passaggio inverso di quanto accade in autunno; ormai i moderni dispositivi elettronici come smartphone, tablet e computer si aggiornano da soli mentre gli apparecchi analogici non connessi ad internet dovranno essere regolati manualmente per allinearsi al nuovo orario.
L’ora legale produce certamente un risparmio sul consumo elettrico, secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, lo scorso anno, nei sette mesi di ora legale il sistema elettrico italiano ha beneficiato di minori consumi per 420 milioni di Kwh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 150mila famiglie. Negli ultimi 15 anni il risparmio è stato di 10 miliardi di kilowattora per un totale di 1,8 miliardi di euro.
Oltre al risparmio energetico vi è anche il tema della tutela ambientale infatti cambio dell’ora consente di evitare ogni anno di emettere 200.000 tonnellate di CO2 dalla produzione di energia.
Eppure l’ora legale non accontenta tutti; coloro i quali per necessità o scelta sono “mattutini” dovranno aspettare l’alba un’ora in più e alcuni soggetti nei primi giorni soffrono di vari disturbi, stanchezza, irritabilità, disturbi del sonno, stress…
In ogni caso l’ora legale resterà in vigore fino al 29 ottobre del 2023 in quanto l’Italia non ha aderito alla decisione del Parlamento Europeo che nel marzo del 2019 decise che l’ora legale sarebbe stata abolita a partire dal 2021 lasciando o ogni Stato dell’Unione la scelta se mantenere l’ora solare o legale.