Nel contesto di una storica sentenza che richiama il caso Bosman del 1995, la Corte di Giustizia Europea ha emesso una pronuncia che potrebbe rivoluzionare il panorama calcistico: la Superlega è ufficialmente legittima.
Secondo la Corte, UEFA e FIFA non hanno il potere di vietare nuove competizioni, aprendo la strada a un cambiamento significativo nel sistema calcistico internazionale. FIFA e UEFA non possono quindi imporre sanzioni a coloro che partecipano a tornei alternativi.
In particolare, la Corte ha stabilito che la UEFA non può esercitare un monopolio sul calcio, e la creazione di competizioni parallele gestite dai club è legale. La Sentenza C-333/21 sulla Superlega afferma che le regole di FIFA e UEFA che richiedono l’approvazione preventiva delle competizioni calcistiche interclub, come la Superlega stessa, violano il diritto dell’UE, contravvenendo ai principi di bassa concorrenza e libera prestazione dei servizi.
La vicenda della Superlega era emersa ufficialmente nell’aprile del 2021, quando dodici club europei di calcio, tra cui tre italiani (Juventus, Milan, Inter), avevano annunciato un accordo per la creazione di una nuova competizione infrasettimanale.
Questa iniziativa aveva scatenato una reazione immediata da parte della UEFA che, insieme a Leghe e Federazioni di Italia, Spagna e Inghilterra, aveva definito “un cinico progetto da fermare”, minacciando espulsioni dai tornei nazionali e coppe, divieto di partecipazione alle Nazionali e cause legali per miliardi di euro contro i club aderenti.
La FIFA aveva anch’essa manifestato totale disapprovazione per questa “lega separatista europea”, sottolineando la mancanza di rispetto per i principi di solidarietà, inclusività, integrità ed equa redistribuzione finanziaria. Con la recente sentenza della Corte UE, la Superlega potrebbe ora trovare una nuova vita, portando con sé profondi cambiamenti nel mondo del calcio.
Il progetto della Superlega è caratterizzato da una visione ambiziosa che prevede la partecipazione di 64 squadre maschili e 32 femminili, rappresentando un notevole ampliamento rispetto ai formati tradizionali. Per quanto concerne il torneo maschile, esso si strutturerebbe in tre leghe distinte: la Star League, la Gold League e la Blue League, ognuna composta rispettivamente da 16, 16 e 32 squadre.
All’interno di ciascun torneo, le squadre si sfiderebbero inizialmente in gironi da otto, adottando la formula all’italiana, disputando complessivamente 14 partite. Le prime quattro squadre di ciascun girone avanzerebbero poi alla fase a eliminazione diretta, caratterizzata da quarti e semifinali giocati su andata e ritorno, mentre la finale si svolgerebbe in gara secca. In totale, il torneo maschile consterebbe di 19 partite, in linea con le previsioni della Champions League UEFA a partire dall’anno successivo.
La Superlega maschile culminerebbe ogni anno con l’assegnazione del titolo alla squadra vincitrice della Star League. Inoltre, le finaliste della Gold League sarebbero promosse in prima serie, sostituendo le ultime due classificate della Star League che retrocederebbero in Gold. Due squadre provenienti dalla Blue League sarebbero promosse in Gold, mentre altre due retrocederebbero, seguendo la stessa modalità delle serie superiori. Nella Blue League, 20 squadre verrebbero sostituite ogni stagione, basandosi su criteri non meglio specificati relativi ai piazzamenti nei campionati nazionali.
Per quanto riguarda la Superlega femminile, essa si articolerebbe in Star League e Gold League, rispecchiando la struttura maschile. Tuttavia, quattro squadre della Gold League lascerebbero spazio a nuove partecipanti ogni anno, anch’esse selezionate secondo criteri non meglio specificati basati sui piazzamenti nei campionati nazionali.
Per facilitare l’accesso delle squadre e garantire trasparenza, il primo anno della competizione vedrebbe la selezione dei club basata su un indice con criteri trasparenti e basati sulle prestazioni. Per quanto riguarda la fruizione da parte dei tifosi, il progetto prevede l’introduzione di Unify, una piattaforma di streaming sportivo che consentirebbe agli appassionati di seguire gratuitamente tutte le partite della competizione. Le entrate sarebbero generate attraverso pubblicità, abbonamenti premium, servizi interattivi, sponsorizzazioni e partnership di distribuzione con altre piattaforme ed emittenti.
Articolo a cura di Francesca Giovannini