Il 21 dicembre con il solstizio d’inverno la stagione metereologica era caratterizzata da temperature minime intorno allo zero e massime comprese tra gli 8 e i 12 gradi centigradi. Spesso le precipitazioni assumevano carattere nevoso anche in prossimità delle zone collinari e si spingevano fino alle coste dell’Italia centrale.
Oggi si parla di cambiamenti climatici in relazione al surriscaldamento globale che provoca anche un innalzamento delle temperature delle acque marine; troppo spesso si assiste a fenomeni particolarmente violenti, per esempio perturbazioni con picchi di bassa pressione che determinano “bombe d’acqua” improvvise con relativi smottamenti e alluvioni.
Con i cambiamenti climatici si modifica inevitabilmente anche il comportamento dell’uomo, delle specie animali e vegetali ma tutto ciò non riguarda gli stormi di uccelli presenti numerosi in queste ore nei cieli del centro Italia.
In questo periodo nella zona dei Monti Prenestini e dei Castelli Romani, ma anche a Roma e in altre città del centro Italia possono essere fotografati stormi enormi di Sturnus Vulgaris, uno spettacolo straordinario per i loro movimenti di massa particolarmente scenografici. Sono animali che regolarmente svernano a Roma (alcuni volatili sono residenti in città) prima di effettuare il percorso migratorio che li spingerà, in primavera e in estate, a raggiungere il nord Europa.
Gli Sturnus Vulgaris (chiamati anche “Storni Europei”) sono lunghi circa venti centimetri e presentano penne nere vagamente iridescenti. Sono uccelli piuttosto rumorosi e onnivori. Si pensa che si radunino in grossi stormi per difendersi dai predatori, come falchi pellegrini e gli sparvieri, che li cacciano anche in città.
Tutto nella normalità quindi tranne il guano che ne deriva in alcune zone di Roma che rende inagibili parchi e strade. A tal proposito sono state fondate una serie di aziende il cui core business principale consiste nell’allontanare i volatili dalla città e rimuoverne il guano.
Per noi non rimane che lo stupore nell’ammirare questo spettacolo naturale che da millenni desta l’attenzione dell’uomo e dei ricercatori.
Massimiliano Negri