All’Auditorium Pierluigi di Palestrina l’associazione ‘Marionette senza fili’, guidata da Claudio Tagliacozzo, torna in scena con il musical per tutta la famiglia “Se il tempo fosse un gambero”, dal 28 al 30 marzo e dal 4 al 13 aprile (venerdì alle ore 21; sabato e domenica alle ore 18).
Tornare indietro nel tempo… ipotesi affascinante, sogno antico quanto l’uomo stesso, motivo ispiratore di generazioni di scrittori. Questo sogno è accompagnato in ‘Se il tempo fosse un gambero’ da una colonna sonora memorabile – del compianto Trovaioli- e dalla leggerezza e dal divertimento del testo originale proposto in un moderno adattamento.
Tutto prende il via dall’ottantenne Adelina (Manuela Serpetti), nubile da sempre, che mentre assiste alle prove di una sgangherata compagnia teatrale, piena di nostalgia per la giovinezza perduta, resta affascinata da una canzone che i giovani cantano e ballano, ed allora esprime un desiderio segreto e mai sopito, per il quale venderebbe anche l’anima al diavolo: tornare a quando aveva 20 anni e poter così sposare quel Principe Poniatowskij (Angelo Giovannetti) che aveva chiesto la sua mano e che lei aveva rifiutato. Tanto basta per risvegliare l’interesse del Re delle Tenebre (Alessandro Ernesti), grande collezionista di anime buone, il quale invia sulla Terra un suo emissario allo scopo di far commettere alla candida Adele quel peccato che non commise in gioventù. Il compito è modesto e non sembra presentare eccessive difficoltà. Ma, l’incaricato di carpire l’anima della vecchietta è una specie di impiegato di serie “C” (Claudio Tagliacozzo), fanalino di coda delle “Legioni infernali”. Ma, tornare indietro nel tempo non basta a cambiare il carattere di Adelina. Il nostro diavolo ce la mette tutta per corrompere e tentare la sua preda: nonostante i suoi sforzi, la sua abilità di trasformista e l’appoggio di Sora Lalla (Claudia Murru) madre di Adele (lusingatissima all’idea che sua figlia possa diventare principessa) la ragazza non è di facile “cattura”. Ogni tentativo di approccio tra il Principe e Adelina si conclude però con uno schiaffo, proprio come 60 anni prima. Ma se il Male non ha presa sull’anima schietta di Adelina, ecco che invece, il Bene da lei rappresentato, comincia ad esercitare un curioso fascino sul nostro Max che, proprio ad un passo dalla vittoria, compie un gesto imperdonabile per un essere infernale. Riuscirà Max a riconquistare il suo diabolico prestigio? E, Adelina, riuscirà a salvarsi l’anima? Non è detto, perché il Grande Tentatore odia le sconfitte e non demorde così facilmente. Le scommesse sono aperte. Tuttavia tanto per darvi un amichevole suggerimento sappiamo che noi crediamo nell’Amore, abbiamo fiducia nel Bene e siamo irresistibilmente attratti dal lieto fine.
Prenotazioni inviando un messaggio al 351.6328232.