Roma si prepara ad affrontare il Giubileo con una Piazza San Giovanni in Laterano completamente rinnovata. L’intervento di riqualificazione ha riguardato un’area di 15.000 metri quadri, un lavoro che ha incluso il ripristino di 320.000 sanpietrini e 80.000 lastre di pietra, oltre alla creazione di una nuova area verde di 2.000 metri quadri. Completano l’opera dodici fontane a raso che, grazie a un innovativo sistema di illuminazione, daranno vita a suggestivi giochi d’acqua.
Le fontane sono funzionanti dalle 8 del mattino fino a mezzanotte, durante le ore notturne la piazza si trasforma in uno specchio d’acqua che riflette la maestosità della Basilica di San Giovanni, il luogo di culto più antico tra le quattro basiliche papali. Un sistema sotterraneo di tubature e tre vasche di accumulo contribuiscono al riciclo e al riuso dell’acqua, ponendo l’accento sulla sostenibilità del progetto.
L’intervento, del valore di 15 milioni di euro, è stato finanziato come parte del programma giubilare, con l’obiettivo di rendere questo spazio simbolico non solo funzionale ma anche esteticamente all’altezza della sua importanza storica.
I lavori, iniziati nell’aprile 2024, sono stati caratterizzati da una prima fase di bonifica da ordigni bellici, seguita da indagini archeologiche. Durante gli scavi sono stati scoperti reperti appartenenti al “Patriarchio”, la prima sede papale, che sono stati opportunamente protetti e conservati sotto la supervisione della Soprintendenza.
Un altro risultato importante del progetto è il ritorno del Concertone del Primo Maggio nella sua storica sede. Per tutelare la piazza durante gli eventi, il Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici ha realizzato un preciso manuale per l’allestimento delle manifestazioni.
Il Sindaco Gualtieri ha sottolineato che questo intervento rappresenta un grande passo avanti per valorizzare uno dei luoghi più significativi della città. “Abbiamo restituito alla cittadinanza uno spazio che non è più solo di passaggio, ma un luogo di incontro e cultura, che ora risponde alle esigenze di vivibilità e sostenibilità.”
Articolo a cura di Francesca Giovannini