La Regione Lazio ha ufficializzato il Piano di dimensionamento scolastico per l’anno accademico 2025/2026, confermando il taglio di 23 autonomie scolastiche, in linea con le direttive ministeriali. Una decisione che ha già scatenato accese polemiche da parte di sindacati, esponenti dell’opposizione, rappresentanti dei municipi e istituti scolastici dei Castelli Romani.
“Questa scelta è inaccettabile, – dichiara Bianca Piergentili, coordinatrice della Rete degli Studenti Medi del Lazio – accorpare 23 istituti, di cui 10 superiori, significa abbandonare studenti, famiglie e tutti coloro che vivono quotidianamente la scuola.”
Le modifiche per i Castelli Romani
Per il I Ciclo
Ad Ariccia, il Piano prevede l’unificazione del plesso “San Giuseppe” di via Laziale, 29, con il plesso “Centro Urbano 2” di via Cardinal Chigi, 2. Entrambi i plessi fanno parte dell’Istituto comprensivo “Vito Volterra”.
A Ciampino, nonostante le opposizioni mosse dal Comune, il piano regionale stabilisce:
- La creazione di un nuovo Istituto comprensivo tramite l’aggregazione del plesso di scuola secondaria di I grado “Umberto Nobile” (attualmente parte dell’I.C. “Leonardo da Vinci”) alla Direzione Didattica “Ciampino I – V. Bachelet”.
- L’aggregazione della Direzione Didattica “Ciampino II” all’I.C. “Leonardo da Vinci”, mantenendo escluso il plesso “Umberto Nobile”.
A Grottaferrata, invece, cambia la sede legale dell’Istituto comprensivo “San Nilo”, che si sposterà da Piazza Marconi, 7, a Via dei Castani, 1.
Per il II Ciclo
A Frascati, verrà istituito un nuovo Istituto di Istruzione Superiore che accorperà l’Istituto “M. Pantaleoni” e l’Istituto “Michelangelo Buonarroti”.
Nuovi indirizzi di studio
L’unica novità riguardante i percorsi formativi è l’attivazione dell’opzione Scienze Applicate al Liceo Scientifico “Bruno Touschek” di Grottaferrata.
La riorganizzazione scolastica regionale rappresenta un cambiamento significativo per molte realtà locali, suscitando un dibattito destinato a proseguire.
Articolo a cura di Francesca Giovannini