Fino al 1 ottobre la mostra diffusa “Botero a Roma” animerà le piazze principali con otto imponenti sculture del famosissimo artista colombiano Fernando Botero.
Le sue opere, con volti rubicondi e ventre strabordante, rappresentano un inno alla vita gioiosa e in armonia e l’idea dell’espandersi dell’oggetto a 360 gradi.
Le sculture in bronzo sono quelle realizzate nel periodo che va dagli anni novanta ai primi anni duemila, saranno un assaggio della futura mostra dedicata all’artista presso le sale di Palazzo Bonaparte a settembre 2024, mese in cui ricorre il suo primo anno di morte.
Come ha spiegato la figlia di Botero, curatrice della mostra an plei air, le sculture in bronzo sono già state già esposte in 25 mostre tenutesi a Parigi, New York, Hong Kong, Singapore, Berlino, Gerusalemme, Madrid e Buenos Aires ma il legame che unisce l’artista all’Italia è un legame profondo che trae origine dalla sua passione per la pittura del Quattrocento italiano che ha segnato la sua ricerca artistica. Lui amava questo Paese tanto da considerarla la sua seconda patria, la sua terra.
La mostra si pone come obiettivo di dare la possibilità ai cittadini di riprendersi il tempo per osservare sotto altre prospettive gli spazi meravigliosi di questa città. L’inserimento di opere contemporanee in contesti urbani storici può rivitalizzare e riattivare questi spazi promuovendo una fruizione più consapevole e rispettosa creando, così, un ponte tra epoche diverse.
Il percorso della mostra a Roma inizia dalla Terrazza del Pincio proseguendo verso Piazza del Popolo con le due sculture di “Standing Man e Standing Woman” (Adamo ed Eva). Camminando in via Del Corso si incontra il famosissimo cavallo dell’artista per poi proseguire in Piazza San Lorenzo in Lucina, Piazza San Silvestro e in fine Piazza Mignanelli. Le otto opere totali saranno: “Seated Woman”, “Gatto”, “Reclining Woman”, “Venus Dormida”, “Horse”, “Standing Man e Standing Woman”.
Un meraviglioso primo assaggio della mostra che aprirà il 17 settembre 2024 negli spazi di Palazzo Bonaparte e che sarà visibile fino al 19 gennaio 2025, raccoglierà sculture, dipinti, acquarelli e disegni e una sala sarà interamente dedicata alla sperimentazione più recente dell’artista che, dal 2019, dipinse con acquerelli su tela dando vita ad opere delicate e dai tratti morbidi.
Articolo a cura di Silvia Petrozzi