Il comunicato di Legambiente Lazio presenta immagini e dati rivelatori provenienti dalle quattro principali località sciistiche della regione: Terminillo (RI), Monte Livata a Subiaco (RM), Campo Staffi a Filettino (FR) e Campocatino a Guarcino (FR). Le foto, catturate simultaneamente in tutte le località, documentano la mancanza totale di neve, prati aridi, impianti inattivi e condizioni di grave trascuratezza.
Oltre alle immagini, Legambiente divulga anche le temperature medie registrate nelle quattro località durante la prima metà dell’inverno: 2,2°C a Terminillo, 3,3°C a Monte Livata, 3,2°C a Campo Staffi e 3,5°C a Campocatino. Queste temperature hanno reso impossibile anche l’utilizzo di innevamento artificiale.
Non solo le località montane, ma l’intera regione del Lazio è priva di coperture nevose, con solo alcune tracce di ghiaccio visibili sui versanti rocciosi esposti a nord di Monte Terminillo e Monte Viglio.
Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, commenta così.
“La situazione sulle nostre montagne è allarmante e sembra evidente che ci stiamo avvicinando alla fine della presenza di neve a quote inferiori ai 2.000 metri. Sebbene siano previste alcune perturbazioni nei prossimi giorni, potremmo essere di fronte al primo inverno senza neve. Questa assenza di neve implica la fine delle attività sciistiche alpine, e le temperature elevate rendono praticamente impossibile l’innovativo artificiale. La stagione sciistica si restringerà sempre di più, sottolineando la necessità di ripensare alle scelte per le località sciistiche. Progetti di rigenerazione o abbattimento e l’attivazione di percorsi per la destagionalizzazione dell’offerta turistica diventano essenziali, allineandosi con il turismo sostenibile, lo sviluppo economico verde e il rafforzamento delle aree protette e della loro accessibilità. Le conseguenze di inverni privi di neve avranno impatti significativi sulla siccità e sulla carenza di risorse idriche per fiumi, laghi e acquedotti. Ridurre gli sprechi d’acqua, sia a livello civile e industriale che agricolo, diventa una strada fondamentale da percorrere.”
Articolo a cura di Francesca Giovannini