Lo scorso 12 novembre a Roma, nei pressi della Basilica di Santa Maria Maggiore, ha aperto le porte il Museo delle Illusioni; dopo quello di Zagabria nel 2015 e quello di Milano del 2021 approda a Roma il trentottesimo museo al mondo dedicato alle illusioni. Destinato a un pubblico trasversale (dai sei anni in su senza limiti d’età) è adatto a studiosi di materie scientifiche, appassionati di illusionismo o semplici curiosi.
All’interno del museo le attrazioni sono caratterizzate prevalentemente dalle illusioni ottiche, immagini che si riflettono all’infinito, pozzi e pavimenti senza fondo e varie altre forme sempre particolarmente affascinanti e inaspettate, nulla è come sembra nel più ampio inganno della mente tra meraviglia ed equilibrio precario.
Uno spazio dinamico volto al coinvolgimento diretto dei visitatori, un’esperienza sensoriale dalla forte base educativa che si sviluppa attraverso un percorso della durata di circa un’ora.
Come si legge sull’Ansa ViaggiArt “… il percorso si apre con l’omaggio a Roma, richiamata nei colori delle pareti e attraverso un gigantesco volto del poeta Trilussa che insegue il visitatore con lo sguardo. Tra le attrazioni più particolari, c’è la stanza della simmetria che viene percepita come intera anche se in realtà ne vediamo solo una metà. Al centro della stanza, sulla diagonale, è posta una parete di specchi che si estende solo fino a un punto particolare della stanza e in prossimità di quest’estremità i visitatori si fermano per esplorare l’illusione: qui possono vedere un riflesso simmetrico di se stessi e creare anche l’illusione di fluttuare in aria. Divertente è anche la stanza di Ames, nella quale semplicemente camminando avanti e indietro ci si può ingrandire o rimpicciolire. O ancora, il vortex tunnel, dove è difficilissimo camminare o anche solo rimanere in piedi in equilibrio, e la stanza delle luci, dove ognuno può giocare non con una ma con ben 3 ombre di tre colori differenti.”
Nel museo è inoltre possibile utilizzare lo smartphone per sperimentare le potenzialità interattive del centro.
Un museo dunque destinato al più grande successo del pubblico considerando il forte incremento del numero degli appassionati verso questo genere di forma artistica. L’illusionismo mira a suscitare nello spettatore l’impressione di trovarsi a contatto diretto con la realtà e non con una raffigurazione; si tratta pertanto di un’arte che mira a rendere apparentemente possibile ciò che non lo è stimolando la fantasia e l’immaginazione.
In un’epoca nella quale tutto è troppo veloce e materiale diventa quasi un’esigenza la possibilità di ritagliarsi il tempo per poter tornare, attraverso il sogno, a vivere un’esperienza fuori dalla realtà a contatto con noi stessi nel mondo delle illusioni; potrebbe essere il sogno mai raggiunto che invece qui si manifesta attraverso la rappresentazione dell’inverosimile.