A partire dalla serata del 27 giugno un asteroide, classificato come “potenzialmente pericoloso”, entrerà nella lista dei 10 asteroidi più grandi che si siano mai avvicinati alla Terra dal 1900.
Dal diametro complessivo di 2,3 km, il pianetino prende il nome di (415029) 2011 UL21 e il suo passaggio, a 6,6 milioni di km da noi, entrerà in concomitanza con la Giornata Mondiale degli Asteroidi, celebrata il 30 giugno, per diffondere la conoscenza popolare sugli asteroidi e nutrire il dibattito sul come prevenire eventi catastrofici per il nostro pianeta.
L’asteroide sarà visibile solo dall’emisfero australe la sera del 27 giugno, quando, dalle 22:16, potremo ammirarlo dall’Italia nel suo percorso sempre più settentrionale tra le costellazioni dell’Idra, della Vergine e della Bilancia, per poi attraversare il Serpente, dirigendosi verso Ercole.
L’evento sarà un’occasione per i curiosi, che potranno osservare il corpo celeste anche da telescopi amatoriali fino alla prima settimana di luglio, ma in particolare quando raggiungerà la sua massima luminosità apparente nella notte imperdibile fra il 28 e il 29 giugno.
Il 30 giugno, proprio il giorno dell’Asteroid Day, ci sarà la diretta streaming trasmessa dal Virtual Telescopi Project, a partire dalle 22:30, per mezzo dei telescopi robotici installati a Manciano, Grosseto, sotto il cielo più buio della penisola.
Gianluca Masi, astrofisico e direttore scientifico del progetto italiano, ha fotografato l’asteroide lo scorso 24 maggio e ha spiegato in maniera esaustiva tutto ciò che riguarda la definizione formale di “asteroide potenzialmente pericoloso”, riferita a “corpi più grandi di circa 140 metri e capaci di avvicinarsi entro 7,5 milioni di chilometri alla Terra”.
In altri termini, gli asteroidi più grandi e in grado di arrivare abbastanza vicini al nostro pianeta ottengono una tale definizione che però non indica che siano necessariamente destinati a colpire la Terra, ma solo che meritano un occhio di riguardo.
Articolo a cura di Mattia Parravano