Alcuni Paesi hanno applicato il coprifuoco energetico a causa dello stop alla fornitura elettrica imposto dalla Russia; l’Italia corre ai ripari cercando nuove fonti di approvvigionamento da una parte e individuando possibili razionamenti che limitino al massimo il consumo di energia e gas dall’altra.
Intanto in Austria è stato indetto un coprifuoco energetico che coinvolge direttamente la vita privata dei cittadini fino a limitarne la libertà. Dal 22 ottobre oltre al buio imposto per tutti gli edifici pubblici, compresa la Hofburg, la residenza presidenziale, saranno spenti anche tutti i cartelloni pubblicitari mentre rimarrà accesa l’illuminazione pubblica per garantire la sicurezza stradale. Le misure come dicevamo, riguarderanno anche la popolazione. I locali pubblici potranno essere riscaldati fino a 19 gradi, nelle autostrade limite di velocità a 100 chilometri orari generando un risparmio del 24% sul carburante, acqua fredda per doccia e lavaggio mani e denti affidando quest’ultimo consiglio al buon senso dei cittadini.
Certamente limitare al massimo gli sprechi garantirebbe un risparmio consistente, dall’asciugacapelli all’abolizione delle stufe elettriche, dallo smart working, per non attivare le caldaie negli uffici nel fine settimana, all’uso ridotto delle stampanti.
Del resto senza nuove restrizioni sarebbero inevitabili rincari da incubo. Staremo a vedere nella speranza che la situazione internazionale legata al conflitto Russia /Ucraina insieme alla relativa speculazione industriale non prendano il sopravvento a discapito di quella collettività verso la quale lo sforzo del Governo nel trovare sussidi non potrebbe essere sufficiente ad evitare la forte diminuzione del potere d’acquisto e situazioni generalizzate di precarietà familiari.
Massimiliano Negri