L’affaticamento visivo digitale è un disturbo sempre più diffuso, causato dall’eccessivo tempo trascorso davanti agli schermi. Questo fenomeno, che può sembrare banale ma che in realtà compromette la qualità della vita, colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Esistono però semplici strategie per contrastare questo problema, tra cui la celebre “Regola 20-20-20”.
Nell’era digitale, siamo continuamente immersi in dispositivi come smartphone, computer e tablet, e l’affaticamento visivo diventa una condizione comune. Sebbene non sia una vera e propria patologia, l’affaticamento visivo può causare numerosi disagi, tra cui secchezza oculare, bruciore agli occhi, visione offuscata e difficoltà a mettere a fuoco. Questi sintomi sono il risultato della prolungata esposizione agli schermi e, se ignorati, possono trasformarsi in un problema serio.
In un articolo pubblicato sulla rivista The Conversation, si stima che fino al 50% degli utenti regolari di computer sviluppi sintomi legati a questo disturbo. A queste cause professionali si aggiungono quelle legate al tempo libero, con l’uso quotidiano degli smartphone e la navigazione sui social media. Secondo il rapporto Digital 2024 di We Are Social, ogni utente trascorre in media oltre 2 ore al giorno sui social, un tempo che si somma a quello passato al lavoro davanti al pc.
L’affaticamento visivo non dipende tanto dalla luce blu emessa dagli schermi, quanto dai comportamenti visivi errati. Quando siamo concentrati su uno schermo, tendiamo a sbattere le palpebre con minor frequenza, il che riduce la lubrificazione naturale degli occhi, causando secchezza e irritazione. A ciò si aggiungono cattive abitudini come una postura scorretta e la presenza di agenti irritanti nell’aria.
Fortunatamente, esistono alcune abitudini che possiamo adottare per alleviare i problemi agli occhi. Una delle più efficaci è la Regola 20-20-20: ogni 20 minuti di lavoro davanti allo schermo, bisogna fare una pausa di 20 secondi guardando qualcosa a 20 piedi di distanza (circa 6 metri). Questo breve intervallo permette ai muscoli oculari di rilassarsi, riducendo la tensione accumulata durante il lavoro visivo.
Inoltre, è fondamentale posizionare correttamente il monitor. Gli esperti suggeriscono di mantenerlo alla distanza di un braccio e leggermente più in basso rispetto al livello degli occhi, per evitare uno sforzo aggiuntivo. Anche la regolazione della dimensione del carattere e l’uso di lampade regolabili per dirigere la luce lontano dagli occhi possono contribuire a ridurre il rischio di affaticamento.
Questi semplici accorgimenti possono aiutare a proteggere gli occhi, ma se i sintomi persistono o diventano frequenti, è importante consultare un oculista. Un professionista sarà in grado di escludere eventuali patologie oculari e fornire le giuste indicazioni per ridurre l’affaticamento visivo digitale.
Prenditi cura dei tuoi occhi e riduci il rischio di affaticamento digitale con piccole, ma efficaci, strategie.
Articolo a cura di Francesca Giovannini