A metà marzo il Parlamento europeo, riunito in seduta plenaria, ha approvato una nuova direttiva sulla cosiddetta “Casa Green”. La normativa prevede che tutte le costruzioni dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2028, per quanto riguarda gli edifici pubblici la scadenza è anticipata al 2026.
Nello specifico le costruzioni private dovranno dotarsi di tecnologie solari entro il 2028, pertanto dovranno diventare case ecologiche, una vera e propria transizione verso case ecosostenibili.
Il coinvolgimento di tecnici specializzati in bioedilizia certamente può rappresentare un costo ma la spesa, attraverso il risparmio energetico, si tradurrà in un forte guadagno.
Dispositivi led, elettrodomestici di classe A+, impianti ad efficienza energetica, pompe di calore e pannelli solari, infissi a taglio termico, cappotti per l’isolamento termoacustico ecc.
Tutto questo può essere facilitato dagli incentivi statali e benefici fiscali, bonus facciate, bonus elettrodomestici, bonus verde, ecobonus, solo per citarne alcuni.
Certamente la norma costringerà alla ristrutturazione migliaia di edifici per consentire l’adeguamento degli stessi alle classi energetiche più efficienti richieste; altrettanto certa è la svalutazione del patrimonio immobiliare se non ci si allinea alle indicazioni previste dalla direttiva.
In ogni caso sono previste delle deroghe e forse degli slittamenti al termine ultimo per l’adeguamento dell’unità immobiliare.
Per ulteriori approfondimenti è possibile consultare il testo della direttiva.