Il Teatro La Fenice di Venezia ha cancellato il concerto previsto in “cartellone” per il 4 e 5 aprile 2023 e la pianista ucraina, nata a Kiev, Valentina Lisitsa si è vista così esclusa dalla stagione dei concerti da camera.
Considerata la prima star di YouTube di musica classica, ha trasformato il suo successo in internet in una carriera internazionale, una gloria certamente giustificata; Lisitsa dimostra di possedere capacità tecniche ed espressive che la rendono una pianista elegante, raffinata, virile e determinata ma sembrerebbe che la sua “scelta di campo” sia stata compromettente. La pianista si era già esibita a Mariupol nella città occupata dai Russi e pur avendo vissuto a lungo negli Stati Uniti, ha manifestato in più occasioni il suo orientamento a favore di Putin. Così la richiesta, via Twitter, di annullare la sua performance a Venezia.
Spiega Jacopo Jacoboni del quotidiano La Stampa: “non mi è chiaro perché il Teatro La Fenice di Venezia abbia inserito in programma la pianista Lisitsa, che andò spensierata a celebrare il regime russo suonando sulle rovine di Mariupol.”
L’evento organizzato da Musikamera è stato successivamente annullato, di seguito riportiamo le parole del Presidente dell’associazione Sonia Finzi al Corriere Veneto: “non eravamo a conoscenza del suo attivismo politico e delle polemiche che la coinvolgevano, sono molto rammaricata e in imbarazzo. Non avrei mai voluto trovarmi in una situazione di questo tipo per nessuna ragione al mondo. Nessuno ha obiettato naturalmente la scelta sul fronte dell’arte e della musica, visto la sua fama mondiale e le indiscutibili capacità. Ma abbiamo moltissimi contatti di pianisti important, se solo fossimo stati a conoscenza della situazione, avremmo scelto qualcun altro. Proprio per questo e per le tensioni che ne stavano nascendo abbiamo ritenuto di rinviare il suo concerto. Anche per rispetto dell’Istituzione che ci stava ospitando.”
Massimiliano Negri