La Città Eterna, domenica 19 gennaio, si prepara ad ospitare la Corsa di Miguel che giunge quest’anno alla 26° edizione. Un percorso di 9,9 km per la gara regionale su strada sulla distanza, disponibile anche la modalità non competitiva e il tratto breve di 3 km aperto a tutti.
Appuntamento allo Stadio dei Marmi, con partenza alle 9.30 dal Lungotevere Maresciallo Diaz per arrivare al traguardo fissato all’interno dello Stadio Olimpico.
Una corsa sentitissima in memoria dei “famosi” desaparecidos sudamericani di cui nessuno ha avuto più notizie.
Era la notte tra l’8 e il 9 gennaio 1978 quando, a Buenos Aires, un Ford Falcon nero si fermò davanti a una casa dov’era esposta una bandiera dell’Argentina. Uno squadrone paramilitare al servizio della dittatura militare, che dal 1976 al 1983 ha terrorizzato il paese sudamericano, fece irruzione in casa Sanchez e portò via Miguel, 25 anni, senza ragione. Come accadde a circa altre trentamila persone. Miguel era un grande appassionato di maratone e aveva scritto una bellissima poesia intitolata “A te atleta”.
Diversi anni dopo il giornalista romano Valerio Piccioni, durante un viaggio in Argentina, è venuto a conoscenza della storia di Miguel ed ebbe l’idea di realizzare un evento che ricordasse la figura dell’uomo Miguel, la sua storia di atleta, la sua storia di uomo che ha sacrificato la vita per un ideale di libertà. Così la Corsa di Miguel, che oggi si corre anche a Buenos Aires, a Bariloche (Argentina), a Barcellona in Spagna e negli Stati Uniti, è diventata un simbolo: si corre per riaffermare il principio che la libertà individuale di ogni uomo è un diritto inalienabile.
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Articolo a cura della Redazione