Sabato 18 gennaio si è inaugurata la mostra di Piero Pompili, “Uomini e no”, presso la galleria Bianco Contemporaneo nel quartiere Coppedè a Roma.
Le 37 opere esposte tracciano il percorso professionale di Piero Pompili. Dal 1995 al 2024 i trent’anni di carriera, che comprendono varie fasi della sua ricerca, dalle architetture delle periferie, trasformate in templi del progresso, alle nature morte come opere del Caravaggio. I pugili tanto cari al nostro artista, i corpi di uomini e donne a rievocare i classici della storia dell’arte.
Il pubblico rimasto affascinato dall’allestimento diviso in capitoli della vita del fotografo è stato accolto da un autoritratto dell’autore avvicinato alle gambe antiche ma bambine della madre, scomparsa nell’ultimo anno, in contrasto con l’inconscio bambino rappresentato nella parete opposta.
Così via ci si inoltra nelle varie fasi della vita artistica di Pompili: la sua Borghesiana nobilitata dal suo sguardo pieno di bellezza che riesce a trasmetterlo nelle sue opere. I corpi prendono ombre e luci ed esprimono tutta la loro verità, fatta di vene di muscoli e di grazia.
Grande l’entusiasmo dei presenti unito dal grande interesse per l’arte e per l’ammirazione del lavoro di Pompili e in un flusso continuo dalle 17 alle 21 ha decretato il successo della mostra. Tra loro abbiamo scorto Ludovico Pratesi, Francesca Leone, Alfredo Accattino, Giovanna Carlino Pirandello, Manuela De Leonardis, Jack Sal, Carlo Montalbetti, Lino Bordin, Massimo Bomba e tanti altri.
La mostra vi aspetta dal martedì al sabato dalle 16:30 alle 19:30 in Via Reno 18a, Roma, fino al 22 febbraio.
Articolo a cura di Francesco Caruso Litrico