L’inverno porta con sé non solo il freddo ma anche la temuta influenza stagionale che, quest’anno, ha già costretto a letto milioni di italiani. E il picco deve ancora arrivare.
I sintomi sono quelli ben noti: febbre alta, dolori muscolari, tosse insistente e una stanchezza profonda che sembra non finire mai. A causare queste sindromi non è un solo virus, ma una combinazione di agenti patogeni: influenza di tipo A e B, virus respiratori di vario genere e, ancora, il Sars-CoV-2 che non ha smesso di circolare.
Molti si spaventano quando la febbre supera i 39 gradi e dura per più di qualche giorno, mentre la tosse e i dolori muscolari persistono, portando non pochi a correre al pronto soccorso. Questo comportamento, sebbene comprensibile, contribuisce a sovraccaricare il sistema sanitario e aumenta il rischio di esposizione ad altre infezioni.
Per affrontare l’influenza nel modo giusto è fondamentale sapere che si tratta di un’infezione virale e non batterica. Di conseguenza, gli antibiotici non servono a combatterla. Allo stesso modo, non è consigliabile abusare di antipiretici o antinfiammatori, nella speranza di guarire più velocemente. È meglio seguire le indicazioni del medico, riposare, idratarsi e prendersi cura di sé con pazienza.
La prevenzione resta la miglior arma contro l’influenza. Il vaccino antinfluenzale è particolarmente raccomandato per le categorie a rischio come anziani, bambini piccoli, donne in gravidanza e persone con malattie croniche. Oltre al vaccino, semplici precauzioni come lavarsi frequentemente le mani, indossare mascherine nei luoghi affollati e mantenere una buona igiene personale possono fare la differenza.
L’influenza non è solo un fastidio passeggero, può comportare complicazioni, specialmente nei soggetti più vulnerabili. Per questo motivo, è importante non sottovalutarla e agire con responsabilità, proteggendo sé stessi e gli altri.
Articolo a cura di Francesca Giovannini