È una delle tante meraviglie della città di Roma, stiamo parlando della Chiesa di Santa Maria in Aracoeli, situata sul colle del Campidoglio vicino al monumento dedicato a Vittorio Emanuele II. Eretta sulle rovine del tempio di Giunone Moneta nel VI secolo, è una delle costruzioni più caratteristiche della capitale ed è conosciuta anche perchè conserva la scultura in legno del Bambino Gesù, considerata miracolosa perché si crede abbia la capacità di resuscitare i morti. La scultura venne rubata nel 1994 e attualmente è stata sostituita da una copia.
Il nome della chiesa “Ara Celi”, che significa “altare del cielo”, nasce da una leggenda. Si narra che nel mondo pagano, dove Gesù ancora non era nato, si presagivano già i segni della sua futura venuta. Fu proprio l’imperatore Augusto ad avere una visione mentre si trovava nei pressi del Campidoglio. Vide il cielo squarciarsi e apparire tra le nuvole una bellissima ragazza su un altare con un bimbo in grembo che esclamava: “Ecco l’altare del figlio di Dio!”. Si narra che Augusto, a questa visione, cadde in ginocchio.
In memoria di questo accaduto, nel 1200, i Francescani costruirono la chiesa sul tempio di Giunone Moneta. Nel 1291 fu consacrata la scalinata trecentesca in omaggio alla Vergine per aver fatto cessare la peste nera. La scalinata assunse un ruolo importante nel Medioevo, risultando un luogo di duro pellegrinaggio, gradino dopo gradino, verso un mistico altare celeste.
Nel corso dei secoli, la chiesa ha avuto un ruolo assai rilevante nella storia. Nel Medioevo, ad esempio, era il luogo in cui si radunavano i consiglieri per discutere della “res publica”, una sorta di nuovo foro di Roma.
Nel 1797, durante l’occupazione francese, la chiesa venne sconsacrata e utilizzata come stalla. Solo alla fine della Roma napoleonica, nel 1870, venne riabilitata a luogo di culto.
La chiesa ha una struttura suddivisa in 3 navate da 22 colonne di reimpiego, tutte diverse l’una dall’altra, provenienti da vari edifici dell’Antica Roma.
Furono ritrovati qui i resti di pitture di Pietro Cavallini in una delle cappelle, mentre nella Cappella Bufalini si trovano degli affreschi di Pinturicchio. Sono presenti anche altri affreschi di Benozzo Gozzoli.
Rispetto ad altre chiese della capitale, la Basilica di Santa Maria in Aracoeli non viene considerata la più bella tra quelle romane ma risulta ugualmente una tappa abituale per moltissimi turisti.
Articolo a cura di Irene Leo