Sei punti tolti alla patente e 179,46 € di multa, è il verbale che io e tanti altri cittadini di Labico, ma anche dei paesi limitrofi, abbiamo ricevuto “a domicilio”. Il motivo? Prosecuzione della marcia nonostante la luce rossa del semaforo in Via Casilina, praticamente all’inizio del centro storico.
Lungi da me affermare che passare con il semaforo rosso non sia una cosa pericolosa ma, al tempo stesso, in un periodo economicamente delicatissimo come quello attuale, 179,46 € di multa e 6 punti dalla patente mi sembrano davvero eccessivi.
Come se non bastasse, qualora io non faccia specifica comunicazione dei dati personali del conducente al momento della commessa violazione (anche nel caso in cui il conducente e il proprietario siano la stessa persona), mi troverò a fare i conti con un’ulteriore sanzione per un importo che va da 291 € a 1.166 €.
A rendere ancor più particolare la situazione è “il semaforo incriminato”, un semaforo che fino a poche settimane fa era sempre a luce lampeggiante gialla e che diventava rosso solo nel momento in cui vi erano pedoni a fare richiesta di attraversamento tramite apposito segnale. Un repentino cambio d’abitudine dunque che ha già fatto “centinaia di vittime” che, moltiplicate per i 180 € di sanzione per ognuno, starà sicuramente contribuendo a rimpinguare le casse degli enti comunali e statali.
Poco importa poi se il semaforo è anche un pò “nascosto”, i labicani più ottimisti, quelli che vogliono riderci su, si consolano dicendo “a Valmontone le sanzioni sono anche più care!”
E allora, oltre a ribadire l’importanza di fermarsi a semaforo rosso, ribadisco anche la mancanza di sensibilità di quelle istituzioni che, in men che non si dica, stanno alleggerendo pesantemente le tasche dei cittadini e i loro punti della patente, per buona pace loro e di tutte le fasce più deboli.
Ai lettori gli opportuni commenti e le dovute considerazioni.
Articolo a cura di un cittadino di Labico