All’origine di molti drammi ci sono le catastrofi naturali provocate dai cambiamenti climatici, come possiamo conciliare il costante incremento della popolazione con la diminuzione delle risorse naturali? Lo sviluppo economico e la tutela ambientale?
Negli ultimi anni è emersa una maggiore attenzione dei Governi verso politiche di sostegno ambientale che avrebbero dovuto produrre virtuosi progetti dell’Esecutivo in grado di ridurre le emissioni di CO2 potenziando le fonti rinnovabili. Tuttavia le condizioni generali dell’attuale quadro economico e sociale rallentano il processo di rinnovamento. Abbiamo assistito alla costituzione del Ministero della “transizione ecologica” (con il Presidente Draghi) diventato oggi Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (con il Presidente Meloni).
L’ex Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi evidenziava che “è irrealistico raggiungere la neutralità solo con rinnovabili” e ancora “il cambiamento climatico ha gravi ripercussioni sulla pace e la sicurezza globale. Può esaurire le risorse naturali e aggravare le tensioni sociali. Può portare a nuovi flussi migratori e contribuire al terrorismo e alla criminalità organizzata. Il cambiamento può dividerci. I veri innocenti sono pochissimi mentre i colpevoli sono tantissimi.”
Possiamo soltanto augurarci che le decisioni concordate nell’ambito degli accordi internazionali raggiunti con i summit tra Capi di Stato nei G20 possano favorire il cambiamento. Del resto ci sono Paesi più ricchi che emettono più di altri Paesi perché non hanno intrapreso un percorso delle riduzioni efficace come invece ha fatto l’Ue. Le emissioni globali della Cina sono al 28% quelle dell’Europa all’8 % e quelle degli Stati Uniti al 17/18%. Inoltre ci sono Paesi che sono a un diverso stadio di sviluppo.
L’attuale Premier Giorgia Meloni ha ribadito che “occorre meno burocrazia per incentivare le rinnovabili ma occorre contemporaneamente intensificare lo sforzo per sfruttare i giacimenti di gas nei nostri mari perchè è nelle fonti fossili la chiave di volta contro la crisi energetica”.
Intanto sono molte le iniziative a livello nazionale che si muovono verso le politiche “green” come quella prevista per il prossimo 21 Novembre con la Giornata Nazionale degli Alberi istituita con una legge della repubblica entrata in vigore dal febbraio del 2013.
L’obiettivo di questa iniziativa è quello di valorizzare l’importanza del patrimonio arboreo e ricordare il contributo indispensabile che gli alberi danno al mantenimento della salute dei nostri ecosistemi naturali e urbani.
Tante le Amministrazioni comunali coinvolte, la Città di Palestrina ad esempio aderisce attraverso la piantumazione di alberi nel Parco di Colle la Torre (località Valvarino) con lo slogan: “chi pianta un albero, pianta una speranza”.
Saranno coinvolti gli studenti di ben tre istituti scolastici, tutti pianteranno gli alberi proseguendo un progetto già avviato.
Staremo a vedere se con il tempo sarà possibile intravedere un orizzonte più chiaro e luminoso che possa garantire al contempo la centralità dell’uomo e la difesa della natura.
Massimiliano Negri