Amadeus, il direttore artistico e conduttore della kermesse sanremese, ha orchestrato per il 2024 un cast diversificato, unendo artisti di tutti i generi musicali con l’obiettivo di dominare lo streaming sulle piattaforme digitali e superare i risultati dell’anno precedente.
Saranno 27 i “Big” che si esibiranno al Festival di Sanremo 2024, rivelati durante l’edizione delle 13:30 del Tg1 di ieri, domenica 3 dicembre. Tre artisti si aggiungeranno direttamente dalla finale di Sanremo Giovani 2023 (Clara, Vale LP, Bnkr44, Fellow, Jacopo Sol, GrenBaud, Nausica, Lor3n, Omini, Tancredi, Santi Francesi e Dipinto) del 19 dicembre, in onda su Rai Uno. Il numero degli artisti in gara è aumentato da 23 a 27 con una modifica last-minute al regolamento effettuata la mattina stessa.
Sul palco del Teatro Ariston saliranno: Fiorella Mannoia, Geolier, Dargen D’Amico, Emma, Fred De Palma, Angelina Mango, La Sad, Diodato, Il Tre, Renga e Nek, Sangiovanni, Alfa, Il Volo, Alessandra Amoroso, Gazzelle, Negramaro, Irama, Rose Villain, Mahmood, Loredana Bertè, The Kolors, Big Mama, Ghali, Annalisa, Mr. Rain, Maninni e I Ricchi e Poveri.
Il Festival di Sanremo 2024 si propone come un mix eclettico di generi musicali, spaziando dai vincitori del tormentone estivo 2023 con “Italodisco”, i The Kolors, al ritorno dei Negramaro dopo 19 anni, a Mahmood che si esibisce nuovamente all’Ariston dopo le vittorie nel 2019 e 2022.
Tra i debutti spicca Alessandra Amoroso, che rompe il silenzio musicale durato dal 2021 con l’album “Tutto accade”. Occhi puntati anche su Annalisa, reduce dalla consacrazione al Forum di Assago e dai successi di “Bellissima”, “Mon Amour” e “Ragazza Sola”.
Inaspettati exploit sono previsti con Gazzelle, Big Mama e Maninni, mentre debuttano Il Tre, Alfa, Angelina Mango, Fred De Palma e La Sad.
Tra i “grandi esclusi” menzione a Michele Bravi, Arisa e i Pinguini Tattici nucleari.
La conduzione delle serate vedrà la partecipazione di ospiti illustri come Marco Mengoni, Giorgia, Teresa Mannino e Lorella Cuccarini, con Fiorello a chiudere la finale.
Articolo a cura di Francesca Giovannini