Sabato 7 ottobre alle ore 17:30, presso la sala convegni dell’Albergo Stella di Palestrina, la sezione giovani del Circolo Culturale Prenestino Roberto Simeoni APS in collaborazione con l’Associazione “Cuore Tricolore” presentano il libro di Valerio Cutonilli “Chi sparò ad Acca Larenzia. Il settantotto prima dell’omicidio Moro”.
Sarà l’occasione per capire, per riflettere, per non dimenticare e per superare quei blocchi di storia e di memoria che ci impediscono di “consegnare alla storia gli anni di piombo”.
Gli anni settanta videro Roma, Milano, Torino “come fosse Belfast”: presidi militari, ronde di neri contro rossi, ronde di rossi contro neri. Bastava andare in giro con il giornale sbagliato.
Il fumo dei lacrimogeni e degli incendi erano la sky line delle nostre città, come accadeva nell’Irlanda del Nord, in quegli stessi anni.
Nel “decennio più lungo del ‘900” furono circa 400 le persone uccise, 25 nel solo 1978. Furono anni di guerra civile a bassa intensità ma che lasciarono sull’asfalto una lunga scia di sangue. Per questo presero in nome di “anni di piombo”. Ma quegli anni non furono solo sangue. Furono anche anni creativi, pieni di esperienze positive e dove il nostro parlamento produsse una serie di leggi che cambiarono il volto del nostro Paese.
Di tutto questo ne parleremo con l’autore del libro Valerio Cutonilli, con Maurizio Lupini e Vincenzo Segneri allora giovani testimoni dell’agguato, con Umberto Croppi, attuale presidente della Fondazione Quadriennale di Roma, che all’epoca era militante di destra e dirigente nazionale del Fronte della Gioventù, organizzazione giovanile del MSI, e Roberto Papa, attuale responsabile culturale del Circolo Simeoni, che all’epoca era un dirigente del Partito Socialista Italiano.
L’evento è stato fortemente voluto da due giovani: Matteo Pellegrini responsabile giovani del Circolo Simeoni e Benedetta Fusano, presidente dell’associazione “Cuore Tricolore” perchè per troppi anni e su troppi fatti, che hanno insanguinato la nostra Repubblica, non abbiamo voluto sapere né vedere, volgendo lo sguardo dall’altra parte e continuando a convivere con i nostri fantasmi.
È da qui che dobbiamo ripartire, perché la storia non è mai frutto della follia dell’uomo.
“Qualsiasi evento storico, per quanto nefasto possa essere, è sempre posto su di una via che porta al positivo, ha sempre un significato costruttivo.” (Sant’Agostino)
Articolo a cura di Roberto Papa
Responsabile del Circolo Culturale Prenestino Roberto Simeoni APS