“Barbie”, il film scritto e diretto dalla candidata all’Oscar Greta Gerwin e uscito nelle sale italiane il 20 luglio, ha ottenuto il record per il miglior debutto cinematografico del 2023. Questo risultato eccezionale è attribuibile sia a una strategia di marketing ben studiata, che ha contribuito a creare interesse e aspettativa intorno al film, sia al suo contenuto rilevante e attuale.
La pellicola offre uno sguardo originale sulla famosa bambola Barbie, creata da Ruth Handler, evidenziando temi importanti come le libertà personali, il femminismo, i diritti e la sfida tra perfezione e imperfezione. Il film vede come protagonisti Margot Robbie nel ruolo di Barbie e Ryan Gosling nel ruolo di Ken, immersi in un’ambientazione vivace e piena di colori, tipica del mondo di “Barbie”.
Nel corso della trama, i protagonisti si confrontano con il mondo reale, con le aspettative e pressioni sociali legate al loro status di “icone”. La Barbie, da sempre simbolo di bellezza e perfezione idealizzata, si trasforma in una metafora della nostra società contemporanea. La regista trova nell’iconica bambola l’opportunità per farci riflettere sulla nostra concezione di perfezione e di come questa sia spesso irraggiungibile e ingannevole.
Nonostante “Barbie” possa sembrare un semplice film frivolo a prima vista, in realtà offre una profonda analisi di tematiche rilevanti e attuali, conferendo all’opera cinematografica una sostanza e una rilevanza notevoli.
Questo successo al botteghino e il modo in cui il film è riuscito a trattare argomenti significativi sono anche attribuibili alla capacità della regista Greta Gerwin, da sempre incline ai temi sociali, di trasformare una storia apparentemente superficiale in una narrazione stimolante e di valore per il pubblico, rendendo “Barbie” un’opera cinematografica di notevole importanza artistica e sociale.
Francesca Giovannini