Nella provincia di Viterbo, in un borgo incantato, è prevista come ogni anno, la Sagra delle Ciliegie.
Ci troviamo a Celleno, anche denominato borgo fantasma, qui il tempo sembra essersi fermato e il fascino dell’antico centro storico, ormai disabitato, è reso ancora più suggestivo grazie all’intervento di organizzazioni pubbliche e private che lo hanno valorizzato rendendolo un museo a cielo aperto.
Da qui si può godere di un panorama mozzafiato sulla valle dei calanchi, simile a quello della vicina Civita di Bagnoreggio.
Inoltre a Celleno, da 36 anni, si ripete una meravigliosa festa in onore ad uno dei frutti più buoni della stagione, le ciliegie; lo sfondo della sagra è ben costruito e incontra il gusto di pubblico eterogeneo e di tutte le età tra degustazioni, sfilate, gruppi mascherati e l’originale campionato di sputo del nocciolo.
Fino all’11 giugno tutti i ristoranti proporranno menù a bese di ciliegia, dall’antipasto al dolce, famosa ormai la “crostatona” gigante di oltre 20 metri.
Le ciliegie di Celleno comprendono 11 varietà autoctone locali che vengono riconosciute dall’Arsial mentre il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha certificato il marchio PAT (prodotto agroalimentare tradizionale).
Il borgo, colpito prima da epidemie e poi da importanti frane, è costruito su di uno sperone tufaceo e fu quasi interamente distrutto da un terremoto nel 1931. Lo spopolamento inizia già alla fine del 1800 ma oggi l’incredibile numero di visitatori gli dà nuova vita.
La Sagra delle Ciliegie si inserisce nel quadro delle proposte culturali e artistiche che contribuiscono al potenziamento turistico di questo luogo incantato.