Lo scorso 24 febbraio ricorreva l’anniversario di Alberto Sordi (15 giugno 1920 – 24 febbraio 2003) ma un’altra importante iniziativa rappresenterà il giusto tributo, purtroppo postumo, al merito di un artista straordinario come lui.
Sarà emanato un bando di gara a valenza pubblica e rivolto agli under 35 per affidare la realizzazione di una statua dedicata ad Alberto Sordi che sarà poi collocata nel V° Municipio che comprende Pigneto, Prenestino, Torpignattara, Quadraro, Villa Gordiani, Collatino, Centocelle, Alessandrino e Quarticciolo.
La scelta del luogo non è casuale ma coincide con lo sviluppo naturale di quel percorso artistico che proprio nel quinto municipio consentì la realizzazione di importanti pellicole cinematografiche come quella di “Un borghese piccolo piccolo” di Mario Monicelli con Alberto Sordi Protagonista.
A distanza di 20 anni dalla morte dell’attore, straordinario protagonista dello spettacolo romano e italiano, il presidente della Fondazione Museo Alberto Sordi, Giambattista Faralli ha annunciato il progetto del monumento nell’ambito della presentazione del libro “Caro Alberto” edito da Laterza a cura di Alberto Crespi, realizzato con le lettere dell’Archivio Sordi; presenti anche Walter Veltroni, Presidente onorario della Fondazione, l’editore Giuseppe Laterza e Paolo Conticini.
L’omaggio a Sordi sarà anche un orgoglio per l’intera collettività nazionale che con lui ha riso e pianto, dal Marchese del Grillo al Vigile, dalla Grande guerra ad un Americano a Parigi, ma la lista sarebbe lunghissima, innumerevoli i film che anche nella comicità portavano lo spettatore ad una più profonda riflessione sulla vita. Un grandissimo attore, un volto simpatico non solo del cinema ma di quella Roma autentica di un tempo.
Lo scorso 24 febbraio, la morte di Maurizio Costanzo, 84 anni, icona del piccolo schermo ha fatto stringere il Paese in un sentito cordoglio, ma proprio nell’ultima intervista a “diMartedì” condotto da Fazio, Costanzo aveva ricordato il suo amico Alberto Sordi scomparso lo stesso giorno di vent’anni prima.
“Stavamo pomeriggi interi a parlare chiusi in casa, un giorno stavamo nella sua villa e passeggiavamo lungo il bordo della piscina, lui si fermò mi guardò e mi disse ma che c***o me la sò fatta a fà? Ecco io lo definirei un generatore di malinconia“.
Alberto Sordi era un vero romano e in una intervista disse:
“questa romanità che io ho nel sangue e che mi lega a Roma non mi ha permesso di entrare nelle regole tradizionali del linguaggio degli attori, perché dicevo caroza er fero a guera …ma nel tempo si rivelarono proprio quelli gli elementi vincenti della mia carriera. Ecco io sono romano ma oggi non so più niente di Roma, il romano una volta camminava a piedi e non in automobile, ormai la città è piena di marziani!“.
A Roma, accanto alla sua casa natale trasformata in un museo e alla Galleria “Alberto Sordi” non poteva pertanto mancare un importante monumento evocativo dedicato al grande attore.
Ma anche Maurizio Costanzo era un rappresentante della romanità, scoprì il talento di molte personalità che oggi si sono affermate in diversi campi della cultura e dell’arte, il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca così lo ricorda “era un pilastro della cultura romana con quel disincanto, con quella fermezza con cui affrontava anche argomenti importanti come la lotta alla mafia. Sicuramente una grave perdita per tutti. Sarebbe giusto che gli venisse dedicato un teatro”
Lo stesso Presidente del Consiglio Giorgia Meloni afferma “un grande uomo dello spettacolo, le primissime mie apparizioni televisive avvennero al Maurizio Costanzo Show molti ma molti anni fa”
Ed anche l’ex Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consigli dei Ministri il Dottor Gianni Letta al Tg2 del 25 febbraio sottolinea ” ….aveva intuito il potere della televisione e lo ha fatto proprio come un sovrano illuminato”
I funerali di Maurizio Costanzo previsti lunedì 27 febbraio presso la Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo a Roma.
Massimiliano Negri